#RomaFF13 – Il vizio della speranza
Ci sono luoghi dove la speranza è un peccato, qualcosa da scartare, una qualità che serve solo ad alimentare l’illusione
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Leggi il seguitoArriverà nelle nostre sale il 6 settembre Ride diretto da Jacopo Rondinelli. Si tratta di un progetto italiano realizzato interamente con telecamere Go
Leggi il seguitoPer comprendere l’importanza di un’opera come Dogman, forse, è il caso di chiedervi quanto ne sapete davvero di Matteo Garrone. Allora,
Leggi il seguito“Benvenuti a Disneyland! Il luogo più felice della terra” recitava un vecchio spot, l’accogliente presentazione dell’omonimo parco di divertimenti per
Leggi il seguitoIn seguito a un malore, Ettore Scola, grande autore del cinema italiano, ci lascia il 19 gennaio 2015 dopo aver
Leggi il seguitoDavid, 36 anni e un’unica ambizione: guadagnare la stima del presidente dell’azione in cui lavora, ottenere un aumento di stipendio e la promozione da dirigente.
Finalmente la sua occasione sembra arrivata: dovrà presentare un brevetto rivoluzionario che gli garantirà la gloria e l’apprezzamento inseguiti da sempre. Ma in una sola notte l’incontro con Marcello, un abile imbroglione aiutato da due avvenenti socie, cambierà il corso della sua vita. David perde tutto: fidanzata, casa e lavoro e per recuperare dovrà imparare l’arte della truffa proprio da colui che l’ha messo nei guai.
Leggi il seguitoTre favole ambientate in altrettanti regni. La regina di Selvascura (S. Hayek), disperata per via della sua sterilità, riesce a diventare madre, consigliata da un negromante, grazie al cuore pulsante di un drago albino (ottenuto a caro prezzo), cotto dalle sole mani di una popolana vergine. Crescendo, il principe Elias stringe un legame sempre più indissolubile con l’amico/gemello Jonah (figlio della vergine, frutto della medesima magia che ha reso gravida la regina); la donna farà di tutto per dividerli, poiché morbosamente gelosa di quel figlio tanto desiderato. Il libertino re di Roccaforte (V. Cassel) ode una voce deliziosa provenire da una casa sotto le mura del castello e, immaginando si tratti di una bellissima giovane, le chiede invano di mostrarsi e di concedersi a lui, senza sapere, che dietro quella porta si celano due decrepite vecchie sorelle, l’ingenua Imma e la scaltra Dora. Quest’ultima cerca di sfruttare la situazione con conseguenze nefaste. Un giorno il re di Altomonte (T. Jones) cattura una pulce, che nutre e accudisce come fosse un animale domestico fino a farla diventare gigantesca, trascurando l’amata figlia Viola (la rivelazione Bebe Cave), che, una volta cresciuta, sogna di potersi sposare e lasciare il castello paterno. Per tenere la ragazza con sé il re pone un quesito, secondo lui impossibile da risolvere, a tutti i pretendenti; ma a spuntarla sarà un mostruoso orco.
Leggi il seguitoCimentarsi nello scrivere un pezzo per una rubrica chiamata “storia del cinema”, non è impresa semplice. Perciò ho pensato di chiarirmi le idee riflettendo su cosa, di preciso, mi è stato chiesto di fare: scrivere “un pezzo di storia del cinema”, bene, sono sulla strada giusta. “Un pezzo” deve essere qualcosa di limitato, già questo concetto può venirmi incontro per trovare una forma adatta, quindi…meglio se scrivo: un pezzo di storia italiana
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